Il naso di Cyrano: Il tradimento

mercoledì 24 settembre 2008

Il tradimento

Capitolo 6



I giorni di scuola si susseguivano con la loro atroce dose di sfottimenti, un lunedì mattina successe però qualcosa di nuovo, una voce ruppe i lazzi grotteschi dei ragazzi.
-La volete fare finita!- tuonò Stella dall’ultimo banco della fila a destra.
Calò il silenzio per un attimo mentre tutti si giravano verso di lei.
-Se non la finite ve lo spacco in testa quel registro!- gridò ancor più furibonda, prima che qualcuno potesse osare una risposta.
Stella era una ragazzina esile, capelli lisci, scuri, che le coprivano metà della figura e occhi azzurri ma aveva due polmoni di potenza terrificante ed il suo corpo, ad eccezione dei capelli, era ricoperto al novanta per cento di metallo, a partire dal collo: collare con borchie di metallo, catena di metallo con un teschio, una maglietta composta per lo più di spille da balia con perline nere e viola, pantaloni tintinnanti per le enormi catene nere, viola ed argento e un paio di anfibi con punta in metallo dall’aria abbastanza minacciosa, senza contare i quattro orecchini, i braccialetti borchiati e i grossi anelli con castoni a forma di teschio o dotati di grosse pietre che non avrebbe esitato a stampare in fronte a chi la seccava.
Usava un linguaggio da fare invidia ad uno scaricatore di porto se qualcuno la seccava ed in classe era considerata strana o amata e rispettata a seconda dell’apertura mentale del suo interlocutore.
Il professore di Italiano colse la palla al balzo ricordando a Stella di moderare i toni e “pregando” in tono minaccioso il resto della classe di evitare le solite agitazioni mattutine.
Tutti si voltarono verso la cattedra, solo due occhi rimasero puntati ed incantati su Stella: quelli di Wolfango.

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