Il naso di Cyrano: Compleanno

mercoledì 21 gennaio 2009

Compleanno


Mia mamma ha compiuto Ottantatre anni!
Mica è una cosa da tutti, tenuto conto che nella vita ha dovuto affrontare prove durissime come una guerra mondiale, tanto per dirne una.
Mamma ha ottantatre anni ma è ancora del tutto autonoma, vive da sola, gestisce la sua vita e si interessa del mondo; ha qualche acciacco che le dà noia e la fa brontolare ma è inevitabile.
Per il suo compleanno mi sono autoinvitata a pranzo e le ho chiesto di cucinarmi una pietanza che io adoro e che lei sa fare molto bene, lei ha accettato.
Così, dotata di regolamentare regalino e biglietto di auguri rigorosamente fatto da me al computer, sono andata da lei sabato verso le dieci del mattino. Le ho portato anche una bottiglia di spumante, italiano perché entrambe non amiamo lo champagne, e una piccola torta, dotata di candelina. Una sola perché la torta era piccola e 83 candeline non ci sarebbero mai entrate. Però la candelina era rossa!
Ovviamente, quando ha visto i miei doni, mamma mi ha rimproverato. Lei lo fa sempre, dice che non dobbiamo spendere soldi per lei però si vedeva che era contenta, ha gradito i cioccolatini e i biscotti che le ho regalato, ha ammirato la minitorta (una Charlotte) ed è rimasta estasiata dal biglietto (modestamente, nel settore grafica al computer sono brava!).
Abbiamo chiacchierato un po’ e poi siamo andate a preparare il pranzo; per primo mi ha fatto dei ravioli alla rucola e noci, conditi con un sugo buonissimo (mamma nel settore sughi è un’artista), per secondo, come da mia richiesta mi ha fatto una celestiale frittata con le zucchine!
Ora, forse già sapete che io adoro le frittate, la mia preferita in assoluto è quella al burro che mi faceva la nonna ma, a parte quella con le cipolle, io le frittate le adoro tutte, potrei dire di sì a qualunque infamia se mi si offrisse una frittata, altro che Esaù e le sue lenticchie!
Bene, mamma mi ha cucinato una frittata, rigorosamente priva di cipolla, con le zucchine degna di essere mangiata dagli dei dell’ Olimpo, in grado di reggere il paragone con nettare e ambrosia. Sono sicura che nessuno chef francese potrebbe realizzare una delizia del genere.
Me la sono centellinata. Lo so che il verbo centellinare si usa per le bevande ma qui rende bene l’ idea, l’ ho mangiata piano piano per gustarmela e per farla durare di più.
Purtroppo alla fine è finita!
Abbiamo terminato il pranzo con la torta, mamma ha spento la candelina, abbiamo brindato alla sua salute e ci siamo gustate la Charlotte.
Mentre io lavavo i piatti mamma ha fatto il caffè e ce lo siamo bevuto continuando a chiacchierare di tante cose.
Poi io sono tornata a casa mia, dove mi aspettava un cesto di panni da stirare e lei è andata a riposarsi perché a ottantatre anni le feste di compleanno, anche se gradevoli, sono un po’ stancanti.
Tanti auguri mamma!

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