Il naso di Cyrano: Al cavallino bianco

sabato 31 gennaio 2009

Al cavallino bianco


Ieri, con la FG, mi sono rivista una deliziosa operetta che si intitola, appunto, Al cavallino bianco.
Sto comperando in edicola tutta la collana di operette, genere che mi garba molto.
Al Cavallino bianco è’ una produzione Rai del 1974, quando la Rai produceva ancora cose così carine.
Ovviamente, io l’ avevo già vista da ragazza, la FG no. Bene è rimasta stregata. L’ operetta le piace, soprattutto La vedova allegra, che noi possediamo in una vecchia registrazione Rai dal teatro dell’ opera di Roma, con una superba e divertentissima Raina Kavaibanska.
Alla FG è piaciuta anche Al cavallino bianco, non tanto per la storia, che in fondo è un po’ sciocca, le sono piaciute le romanze, che sono carine ma, soprattutto, l’ hanno conquistata gli interpreti.
Io lo sapevo che sarebbe rimasta incantata: il fatto è che gli attori e i cantanti del cavallino sono gente che ha imparato il mestiere in teatro e in teatro non puoi barare. Se una battuta, una scena, un movimento ti viene male, non puoi rifarlo, sei lì, il pubblico è lì, ti vede e giudica, il teatro è una scuola severissima: o lasci perdere o diventi bravo per forza.
Paolo Poli, Toni Renis, il grande Gianrico Tedeschi, i ballerini sono stati magistrali, divertenti, vivaci, briosi, insomma ci hanno dato uno spettacolo di classe e la FG la classe sa riconoscerla e molto bene.
Soprattutti le è piaciuto Paolo Poli, la sua mimica inconfondibile, il suo modo di parlare inimitabile.
Ovviamente mi ha fatto mille domande, lei nel 1974 non era ancora nata ma è normalmente assetata di storia, in questo caso di storia del teatro e della Rai.
Ho risposto esaurientemente a tutti i suoi quesiti e alla fine entrambe eravamo contente per lo spettacolo ma avevamo anche un po’ di malinconia, pensando a quello che attualmente le reti televisive propinano e che non è proprio adatto ad un pubblico di persone intelligenti.
Per fortuna ci sono i DVD e la videocassette!

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