Il naso di Cyrano: Shakespeare & lode

sabato 14 febbraio 2009

Shakespeare & lode


La FG è felice oltre ogni dire: ha sostenuto l’ esame di Letteratura inglese, argomento Shakespeare, con il risultato massimo: 30&lode. La sua gioia, però, non deriva soltanto dal voto, in fin dei conti di voti così ne ha già presi parecchi, la sua felicità è causata dal fatto che la Docente di Letteratura inglese le ha riconosciuto, oltre al tanto studio e alle abilità critiche, indiscutibili, la passione che la fanciulla ci ha messo.
Il che, direbbe il buon Guareschi, è bello e istruttivo.
Eh sì, è proprio istruttivo! Gli insegnanti capaci di riconoscere il merito e di dare il piacere dello studio sono rari, rarissimi.
La FG mi ha raccontato per un pomeriggio intero dell’attenzione, della cura con la quale la professoressa ha seguito il suo esame, la sua partecipazione che ha permesso a mia figlia, che ama Shakespeare e lo ha studiato profondamente, di esprimere al meglio, razionalmente e psicologicamente, conoscenze e idee.
Troppe volte i ragazzi si trovano di fronte esaminatori distratti, annoiati, infastiditi che li mettono a disagio.
È capitato anche a me, quando ero studente all’Università, di parlare davanti a docenti che non mi ascoltavano, che avevano soltanto fretta di andare a farsi gli affari loro; io diventavo una belva umana, magari prendevo pure 30 e lode (ero una secchiona) ma uscivo dicendo parolacce.
Che altro effetto facevano gli esami quando davanti mi trovavo Docenti civili e rispettosi del mio studio!
Tornavo a casa volando, non esagero, non toccavo terra per la gioia.
Per essere un buon maestro non basta conoscere la propria disciplina, è necessario saperla trasmettere, saper comunicare la propria passione, rispettare i ragazzi e il loro lavoro, riconoscerne il merito.
Troppo spesso, a tutti i livelli, questo non c’è: è lì che la scuola fallisce.
Finché ci saranno insegnanti come quella che mia figlia ammira e che ha la fortuna di avere come Docente, la Scuola funzionerà bene, i governanti possono fare tutte le cosiddette riforme che vogliono, con insegnanti così l’istruzione sarà di alta qualità e la nostra cultura (quella dell’umanità) sarà trasmessa effettivamente alle nuove generazioni.

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