Il naso di Cyrano: Di nuovo a Parigi 3

martedì 1 gennaio 2008

Di nuovo a Parigi 3


1° Gennaio 2008, è quasi mezzogiorno e io mi sono svegliata da poco il che, per me, è piuttosto insolito ma ieri sera abbiamo fatto tardi.

Siamo andate a cena in brasserie, abbiamo mangiato un antipasto di insalata e crostini di chevre che è, come dice il nome, un fromage di capra, buonissimo anche se, per noi italiani, l'insalata come antipasto suona strano. Il vero problema è che qua l'insalata te la servono senza olio e sui tavoli l' oliera non c'è mai. Così ho imparato la frase magica: ” De l'huile s'il vous plaît “, i camerieri ti guardano un po' perplessi ma l' olio te lo portano.

Poi abbiamo preso un plât che sarebbe una pietanza, nella fattispecie abbiamo ordinato un' andouillette cioè una salsiccia con puré e salsina.

Ragazzi! Io una salsiccia così non l' avevo mai vista, era una salsiccia di forma conica e aveva i tentacoli, come un polipo, almeno sembrava che le appendici che fuoriuscivano dalla base del cono fossero tentacoli.

Io e la FG abbiamo avuto un attimo di perplessità poi abbiamo assaggiato la salsiccia mutante e ce la siamo diligentemente spazzolata perché era buonissima.

Abbiamo terminato la cena con un dessert squisito: spiedino di frutta fresca da intingere nella cioccolata fusa.

Opportunamente zavorrate, ci siamo messe in cammino verso l' Etoile, da Montparnasse a piedi ci vogliono quasi due ore ma è stato bello passeggiare per una città tutta illuminata di blu.

Quest'anno Parigi è tutta decorata con luminarie blu, il che, per me che vivrei in un mondo blu, è il massimo. Oltre tutto io ero assolutamente intonata all'ambiente, infatti, come al solito, ero vestita di blu.

All' Etoile c'erano tutti: parigini, turisti di tutte le lingue, vecchi, giovani, infanti e persino qualche cane.

A mezzanotte era il delirio, la folla era pigiata peggio che a San Pietro quando eleggono il Papa, per di più, parecchi giovani e giovanissimi erano ubriachi, ad un certo punto ho avuto paura di rimanere travolta ma la FG ha preso in mano la situazione e sgomitando, scalciando e spintonando con incrollabile energia ha tratto in salvo la vecchia madre.

Abbiamo ripreso a camminare fino alla prima fermata del metro e abbiamo percorso chilometri di cunicoli sotterranei fino alla banchina della linea 12 che ci ha riportato sotto casa. Prima di rincasare, però, ci siamo fermate a brindare con una coppa di champagne che costa troppo ed è meno buono dei nostri spumanti piemontesi.

Mi sono divertita, non avevo mai fatto una cosa così, nella mia famiglia si usava festeggiare in casa e anche dopo il matrimonio il Capodanno lo abbiamo festeggiato sempre in famiglia.

Stanotte mi sentivo trasgressiva e anche un po' scema a dire il vero ma forse, ogni tanto, è bene uscire dai ranghi, a patto di ritornare rapidamente all'ordine.

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