Il naso di Cyrano: Pasqua a Parigi 3

venerdì 21 marzo 2008

Pasqua a Parigi 3


Vento, grndine, tempesta.

Questa è la sveglia che ci ha riservato stamattina questa infernale città che più la conosco e meno mi piace.

Per di più stamattina toccava a me alzarmi e fare il caffè.

Visto che non potevamo uscire ho stirato i vestiti della figlia che avevo lavato ieri.

Ho anche fatto un po' di pulizie e, visto che c'ero, ho rifatto i colpi di sole alla FG che dopo energica protesta, si è sottomessa sia pur brontolando.

Era quasi mezzogiorno e sembrava che si stesse rasserenando, abbiamo deciso di scendere per mangiare qualcosa.

Il tempo di arrivare al portone e quella strana cosa che i francesi chiamano sole e che non ha nulla a che vedere con il sole italiano è stata sepolta da una coltre di nuvole e si è scatenato di nuovo l'inferno, stavolta però era neve.

Comunque eravamo arrivate al Pomme de Pain dove abbiamo fatto un pasto leggero: insalata (io furba) pasta scotta (lei tonta), un paio di quiches e un delizioso flan per dessert.

Lo so che in questi miei post sembra che io parli solo di cibo ma il cibo è una delle pochissime cose decenti di Parigi.

Dopo pranzo abbiamo fatto una piccola passeggiata digestiva e qualche acquisto voluttuario, sfidando la tormenta.

Alle 14.00 la FG è andata a lavorare ed io sono andata a Gare de Lyon ad accogliere mia sorella Cat che arrivava per passare la Pasqua con noi.

Ho preso due metro e fin lì era tutto facile, ormai sono diventata bravissima a prendere le Metro.

I guai sono cominciati a Gare de Lyon: intanto ho dovuto capire da che parte si doveva andare per raggiungere i treni, non era tanto difficile, bastava seguire le frecce e la scritta aux trains, Il problema è che i francesi non distinguono treno da treno nelle indicazioni, per le pensiline invece si.

Dopo aver fortunosamente capito in quale settore della stazione dovevo andare mi si è posto il problema di sapere a quale binario sarebbe arrivato il treno di mia sorella.

Ovviamente sul monitor degli arrivi il binario è stato segnalato un minuto prima che arrivasse il treno, in questo i francesi sono proprio uguali agli italiani.

Intanto era uscito il sole e anche il vento, freddissimo.

Mi sentivo praticamente un ghiacciolo.

Lo so che in questi miei post parlo quasi continuamente del tempo ma in questa demoniaca città il tempo fa così schifo che non si può non parlarne.

Cat è arrivata e con la metro (lei odia la metro, è claustrofobica) siamo passate a lasciare la valigia nel suo albergo (nei 6 metri quadri Parigini della FG in tre non ci si può proprio).

Poi, a piedi, l'ho portata a fare una passeggiata, lei era un po' stanca e io le ho detto che saremmo andate vicino, infatti, da Montparnasse l'ho portata al Giardin de Luxembourg (che le è piaciuto da matti), boulevard Saint Michel, Sorbonne, boulevard Saint Germain, Quartier Latin, Notre Dame.

A questo punto lei mi ha confessato che era un “po'” stanca, ci siamo sedute in un cafè e abbiamo fatto merenda. Io non faccio mai merenda ma stavolta me la sono goduta: mousse au chocolat!

Poi siamo andate a casa della FG e Cat era talmente stanca che ha preso la metro senza angosce.

Quando la FG è arrivata siamo andate a cena in brasserie (lo so che adesso voi vi aspettate che io vi dica il menu, invece stavolta non ve lo dico) e poi abbiamo accompagnato una provatissima zia e sorella in albergo.

Domani, se il cielo sarà meno psicopatico (ma sarebbe un miracolo) la porteremo a fare shopping in centro.

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