Il naso di Cyrano: Io e Firenze

sabato 5 aprile 2008

Io e Firenze


La FG dice che io Firenze la conosco come nessun altro. Non è vero, molti conoscono questa città meglio di me, i fiorentini, per esempio, almeno lo presumo.
Il fatto è che io amo Firenze, per me è la città più bella del mondo, altro che Parigi!!
Amo Firenze, la sua arte, la sua storia e tornarci è per me sempre un immenso piacere, ancora più grande se condiviso con qualcuno cui voglio bene.
Anche quando al seguito ho una ventina di ragazzini, anche quando ci vado per una “visita di istruzione” scolastica.
Come avverrà, appunto, la settimana prossima.
Sto preparando fanciulli e fanciulle alla visita, sto raccontando loro un po’ di storia di Firenze. Una storia in pillole, per la verità, perché di cose da dire ce ne sarebbero molte di più ma il tempo è un tiranno ben più spietato di Cesare o Napoleone e quindi devo sintetizzare; in genere ai ragazzini la storia non piace troppo ma quelli si stanno appassionando al mio racconto (magari non proprio tutti) e, non appena comincio, tirano fuori lo schema con l’ albero genealogico di Casa Medici (in verità un po’ complicato) e si dispongono a seguire con attenzione.
E io sono felice. Perché li vedo partecipi, perché posso condividere con loro una storia bellissima, una storia vera, fatta da uomini e donne, con i loro difetti e con i loro grandissimi pregi.
Quando racconto di Lorenzo, di Cosimo, di Caterina, degli artisti che loro protessero, delle opere che compirono e vedo i miei ragazzini attenti ad ascoltare penso che in questo sta il senso del mio mestiere: nel trasmettere loro l’ immenso valore della storia, dell’ intelligenza, della creatività.Magari, quando diventeranno grandi, alcuni di loro conserveranno il ricordo di queste lezioni e, forse, sceglieranno di seguire le orme di qualcuno di quei grandi che hanno incontrato per la prima volta nel mio racconto

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