Sono andata a vedere una tragedia: non il Macbeth di Shakespeare bensì il suo assassinio, non nel senso che alla fine della tragedia Macbeth viene ucciso (il che è giusto e normale), NO, ho assistito proprio alla strage dell’opera Shakespeariana.
Certo, se si prescindeva dall’assurdità della scenografia, dall’obbrobrio dei costumi (e dei nudi ingiustificati), se si riusciva a sopportare la recitazione canina degli attori, se si faceva finta di ignorare i tagli sconsiderati al testo, si riusciva comunque a percepire la potenza immortale di Stratford Upon-Avon. Ma proprio perché Shakespeare è trooooppo grande per essere cancellato, anche se, bisogna dirlo, Gabriele Lavia, regista ed interprete, ce l’ha messa proprio tutta per distruggere un capolavoro.
In una tragedia che è tutta muscoli e sangue, coraggio e paura, Lavia ci ha proposto un Macbeth demente, impoverito, inutile e noioso. Lady Macbeth è stata interpretata da una donna che non possiamo in coscienza definire attrice, somigliante più ad una capra belante che non alla regina di Scozia. Due ore e mezzo di pura, incontenibile, noia. La FG ha, con la sua consueta ironia ed intelligenza, completato una celebre battuta dell’usurpatore del trono di Scozia: “Macbeth ha ucciso il sonno”… “e Lavia lo ha resuscitato benissimo”.
Non basteranno tutti gli spettacoli teatrali di Roma per lavare questa orrenda macchia dalla nostra memoria, non ho applaudito, ovviamente, mi sarebbe tanto piaciuto fischiare per manifestare la mia disapprovazione ma, purtroppo, non mi riesce, non so fischiare però, quando alla fine della tragedia Macbeth viene decapitato, sono stata proprio soddisfatta: in una sorta di transfert ho visto l’esecuzione di Lavia.
Ho capito cosa significa “funzione catartica"!
Certo, se si prescindeva dall’assurdità della scenografia, dall’obbrobrio dei costumi (e dei nudi ingiustificati), se si riusciva a sopportare la recitazione canina degli attori, se si faceva finta di ignorare i tagli sconsiderati al testo, si riusciva comunque a percepire la potenza immortale di Stratford Upon-Avon. Ma proprio perché Shakespeare è trooooppo grande per essere cancellato, anche se, bisogna dirlo, Gabriele Lavia, regista ed interprete, ce l’ha messa proprio tutta per distruggere un capolavoro.
In una tragedia che è tutta muscoli e sangue, coraggio e paura, Lavia ci ha proposto un Macbeth demente, impoverito, inutile e noioso. Lady Macbeth è stata interpretata da una donna che non possiamo in coscienza definire attrice, somigliante più ad una capra belante che non alla regina di Scozia. Due ore e mezzo di pura, incontenibile, noia. La FG ha, con la sua consueta ironia ed intelligenza, completato una celebre battuta dell’usurpatore del trono di Scozia: “Macbeth ha ucciso il sonno”… “e Lavia lo ha resuscitato benissimo”.
Non basteranno tutti gli spettacoli teatrali di Roma per lavare questa orrenda macchia dalla nostra memoria, non ho applaudito, ovviamente, mi sarebbe tanto piaciuto fischiare per manifestare la mia disapprovazione ma, purtroppo, non mi riesce, non so fischiare però, quando alla fine della tragedia Macbeth viene decapitato, sono stata proprio soddisfatta: in una sorta di transfert ho visto l’esecuzione di Lavia.
Ho capito cosa significa “funzione catartica"!
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