Il naso di Cyrano: Viaggiare, Viaggiare

giovedì 30 aprile 2009

Viaggiare, Viaggiare


Sono a Torino da Cat.
Per la verità sto a Rivoli, dove Cat vive ma oggi siamo andate a Torino, ma cominciamo dal principio.
Ieri sono partita alle quindici daRoma con un treno ad alta velocità che impiega “solo” cinque ore e quaranta per arrivare a Torino, il che dimostra che in Italia il concetto di alta velocità è piuttosto sommario.
Comunque il viaggio è stato tranquillo, ho viaggiato in prima classe e i passeggeri erano sopportabili, a parte quelli che parlavano a voce alta al cellulare, con orrido accento milanese (il treno (passava per Milano) e quelli che quando scendevano lasciavano giornali, bottigliette e cartacce sui tavolini e sui sedili, alla faccia dell'educazione! E io che mi infurio come una iena se i miei alunni non lasciano la classe pulita!
Ho passato il tempo leggendo un delizioso libro che mi aveva regalato la mia amica L., si intitola Il bambino sottovuoto di Christine Nordlingen e ve lo consiglio perché è proprio delizioso.
Alla stazione c'era Cat e siamo andate a casa sua dove sono crollata, la notte precedente avevo dormito pochissimo a causa di un forte dolore alla spalla, in più il viaggio mi aveva stancata.
Stamattina alle cinque e mezzo sono stata svegliata dal cinguettio degli uccelli! A Roma non succede mai ma qui si sentono i cinguettii, si vede il cielo notturno nero e pieno di stelle e si possono ammirare le Alpi innevate. Oggi ho anche visto il Monviso, bellissimo e altero tra gli altri monti che lo incorniciano.
Siamo partite alle nove di mattina e, dopo qualche peripezia, abbiamo trovato il parcheggio e siamo andate a vedere una mostra su Akenaton che vi racconterò in un altro post.
Dopo la mostra siamo passate in una libreria dove ho comperato per Cat il libro di Paolo Poli, poi in una ferramenteria dove abbiamo finalmente trovato delle introvabili cerniere per un armadio di Cat che si erano rotte. Ne abbiamo comprata una incredibile scorta.
Poiché ci era venuta fame, siamo andate dal mitico Baratti a pranzo.
Che goduria, ambiente ottocentesco, legni e velluto rosso, musica rigorosamente classica, camerieri in guanti bianchi e...cibi squisiti. Ho gustato un risotto alla Giuseppe verdi, con asparagi e funghi, asparagi con fonduta, accompagnati da un buon vino che si chiama Arneis e, per dessert, un delizioso cestino di frutti misti.
Anche Cat ha mangiato, con gusto, piatti diversi da quelli che avevo scelto io. Poi abbiamo acquistato violette e petali di rosa canditi, confetti e lacrime d'amore, che sono zuccherini con una goccia di rosolio dentro.
Nel pomeriggio abbiamo visitato un'altra mostra (anche questa ve la racconterò poi) e quindi abbiamo fatto una passeggiata con shopping.
La mia carta di credito ha la febbre terzana, poverina, a forza di uscire e rientrare nel mio portafogli si è stressata parecchio. Non mi sono sentita per nulla in colpa, anche perché non c'è la FG a farmi la paternale e a scatenarmi rimorsi laceranti. Ho comprato altri dolcetti, a Torino è impossibile resistere, le pasticcerie sono troppo affascinanti, ci passi davanti e il profumo che ne esce ti invita ad entrare, un orologio e un ciondolo in argento molto carino.
Alla fine Cat era stanchissima così abbiamo ripreso l'automobile e siamo tornate a casa.
Domani sarà un'altra giornata di visite interessanti ma non voglio anticiparvi niente. Ciao

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