Cat. Non significa gatto anche se lei adora i gatti.
E’ semplicemente il nome di mia sorella.
Lei è tutto l’opposto di me: io sono una chiacchierona, lei non parla mai molto. Io mi butto in ogni avventura, lei medita accuratamente prima di agire. Io raramente so cogliere il lato umoristico delle cose, lei ci riesce sempre. Lei è carina, io sono decisamente brutta. Lei è un asso in matematica, io a stento riesco a fare le divisioni.
Da piccole non andavamo molto d’accordo, anzi litigavamo assai spesso. Io ero gelosa di lei, avrei voluto essere come lei: bella e saggia, invece ero brutta ( anche allora ) e sconsiderata!
C’ era una cosa che non mi piaceva di lei: andare a fare spese insieme. Da ragazze, uscire con lei per fare shopping era un incubo! Io, se avevo bisogno di una gonna, andavo in un negozio e prendevo la prima che mi capitava fra le mani. Lei no. Lei usciva di casa con l’ idea precisa di come doveva essere la gonna: colore, forma, tessuto, lunghezza, tipo di chiusura, decorazioni.
E girava tutti i negozi che vendevano gonne, faceva tirar giù alle commesse tutte le gonne che avevano e, se non trovava LA GONNA se ne andava, inseguita, suppongo, dalle maledizioni più terribili lanciate dalle malcapitate al suo indirizzo. Io mi vergognavo da morire! Tornavo a casa stremata da quegli interminabili pomeriggi, inventavo scuse per non accompagnarla.
Non è che oggi sia molto cambiata, ci impiega meno tempo a scegliere ma insomma…
Malauguratamente ho una figlia che sotto questo punto di vista sembra la fotocopia di sua zia!
Voglio molto bene a mia sorella e mi dispiace che lei viva lontano. Quando viene a Roma sono felice e cerco di passare più tempo che posso con lei, anche se questo significa talvolta andare a fare shopping insieme!
E’ semplicemente il nome di mia sorella.
Lei è tutto l’opposto di me: io sono una chiacchierona, lei non parla mai molto. Io mi butto in ogni avventura, lei medita accuratamente prima di agire. Io raramente so cogliere il lato umoristico delle cose, lei ci riesce sempre. Lei è carina, io sono decisamente brutta. Lei è un asso in matematica, io a stento riesco a fare le divisioni.
Da piccole non andavamo molto d’accordo, anzi litigavamo assai spesso. Io ero gelosa di lei, avrei voluto essere come lei: bella e saggia, invece ero brutta ( anche allora ) e sconsiderata!
C’ era una cosa che non mi piaceva di lei: andare a fare spese insieme. Da ragazze, uscire con lei per fare shopping era un incubo! Io, se avevo bisogno di una gonna, andavo in un negozio e prendevo la prima che mi capitava fra le mani. Lei no. Lei usciva di casa con l’ idea precisa di come doveva essere la gonna: colore, forma, tessuto, lunghezza, tipo di chiusura, decorazioni.
E girava tutti i negozi che vendevano gonne, faceva tirar giù alle commesse tutte le gonne che avevano e, se non trovava LA GONNA se ne andava, inseguita, suppongo, dalle maledizioni più terribili lanciate dalle malcapitate al suo indirizzo. Io mi vergognavo da morire! Tornavo a casa stremata da quegli interminabili pomeriggi, inventavo scuse per non accompagnarla.
Non è che oggi sia molto cambiata, ci impiega meno tempo a scegliere ma insomma…
Malauguratamente ho una figlia che sotto questo punto di vista sembra la fotocopia di sua zia!
Voglio molto bene a mia sorella e mi dispiace che lei viva lontano. Quando viene a Roma sono felice e cerco di passare più tempo che posso con lei, anche se questo significa talvolta andare a fare shopping insieme!
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