Il naso di Cyrano: Mio figlio non legge 3

giovedì 28 dicembre 2006

Mio figlio non legge 3


Capitolo III
( lo so che nei libri il cap.3 sta dopo i cap. 1 e 2 ma questo non è un libro, questo è un blog! )

Oggi parliamo dei figli che non leggono. Di quelli che “davanti ad un libro vomitano”, che si farebbero tagliare la gola tre volte piuttosto che toccare l’ insano oggetto.
Possiamo dividere questi fanciulli in due categorie: i figli di genitori che non leggono e i figli di genitori appassionati lettori.
Sui primi c’è poco da dire, se un ragazzino non vede i genitori leggere avrà sicuramente qualche difficoltà a capire perché LUI deve leggere.
Magari, poi, diventerà un lettore ma la strada verso i libri se la sarà trovata da sé.
Analizziamo ( o almeno proviamoci ) la situazione tragica di una famiglia nella quale i genitori – lettori si ritrovano con un figlio anti – libro.
“Perché?” è la domanda, perché, se noi amiamo leggere, se lui ci vede leggere, poi non legge a sua volta?
Di perché ce ne possono essere tanti.
Avete mai pensato che vostro figlio possa odiare i libri proprio perché voi li amate tanto?
Non parlo di contrasto generazionale, parlo di gelosia. Pura e semplice. Può succedere che un bambino pensi: “Papà e mamma amano i libri più di me”.
Capita, talvolta, che stiamo leggendo e lui o lei ci chieda:”Giochiamo insieme?” E noi che rispondiamo?
Se ci è capitato di rispondere:”Adesso no, sto leggendo”, senza saperlo, abbiamo creato un nemico dei libri!
Il fatto è che a noi lettori è capitato sicuramente.
Altro motivo: la mancanza di tempo. La maggior parte dei miei alunni dichiara di non leggere perché non ha tempo o, se ne ha, perché è troppo stanca.
Tra attività sportive, videogames, compiti e altro in effetti di tempo per leggere i ragazzini ne hanno poco.
E qui la colpa è nostra. Siamo noi che organizziamo il loro tempo, siamo noi che gli compriamo la play station e siamo sempre noi che permettiamo loro di stare le ore a giocare o a guardare la TV.
Con questo non intendo assolutamente dire che i figli debbano vivere come i frati nel Medioevo.
Io credo che tutte le esperienze portino conoscenze nuove e utili, quindi ben vengano la tecnologia, lo sport e quant’altro, ma con un po’ di misura!
Ancora un motivo: per molti figli non lettori la lettura è un compito e i compiti, si sa, non sono quasi mai piacevoli.
Voglio dire, se l’ incarico di leggere viene assegnato dalla maestra, è un compito. Se poi la maestra assegna anche la “relazione” sul libro da leggere, potete star sicuri che l’ odio per la lettura è l’ unico risultato credibile.
Ma questo è un argomento complesso e ne parleremo nel prossimo capitolo.

Nessun commento: