Oggi scrive l a FG.
Scrivo io, anche perchè mamma l'ho condotta sulla via del rhum ed è leggermente brilla.
Niente di preoccupante ma è abbastanza allegra.
Partiamo dagli zombeggiamenti mattutini che inauguravano una giornata cimiteriale.
Non perchè il tempo fosse brutto, anzi, stranamente c'era il sole ma perché insieme con F siamo andati per cimiteri: Pére Lachaise.
Dopo aver comprato la mappa del cimitero in un bar abbiamo iniziato la visita all'enorme cimitero monumentale con spensieratezza e ingenuità, ignorando che a fine visita i nostri piedi sarebbero defunti.
Era fresco, ma un fresco che per un essere umano normale è piacevole, senonché l'esimia genitrice, come una moffetta, si è involtoltolata immediatamente nello scialle dichiarando di avere freddo.
La moffetta è andata in visibilio alla prima tomba, Rossini, alla seconda, Chopin e alla terza, bellini.
Tre musicisti in un colpo solo per mamma sono anche troppo, è rimasta in stato di esaltazione perenne eccetto una piccola pausa quando siamo arrivati alla tomba di Jim Morrison che ha esaltato me e F.
Mentre F ci guidava pazientissimo fra i viottoli dissestati alla ricerca di Maria Calllas (che mamma non si sarebbe persa per tutto l'oro del mondo) perdendosi, a dire il vero, abbastanza spesso, ci si è accollata, per poco, una giovane liceale ravennate.
Abbiamo rischiato di guidare un'intera classe di liceo formata dalle compagne della fanciulla e F stava andando in panico perchè è timidissimo, fortunatamente le liceali hanno deciso di proseguire per conto proprio e noi abbiamo potuto avviarci per tombe particolari: cantanti come Edith Piaf e Gilbert Becaud, scrittori fra i quali Proust e Wilde, la tomba di Champollion...
...infine siamo giunti alla tomba di Parmentier e qui dal cuore e dalla bocca di mamma è sgorgato un rigraziamento solenne: “ Grazie M.sieur Parmentier per averci portato il cibo più buono del mondo!!!” e il cibo più buono del mondo era là: la patata.
Di fatto Parmentier è colui che importò dalle americhe il mirabolante tubero che, in qualsivoglia modo lo si cuocia, accende i palati di grandi e piccini rallegrandone l'animo.
Ad un certo punto, F se ne esce dicendo che è una bella visita perché il luogo è tranquillo, io gli rispondo angelica che effettivamente non ci sono vicini rumorosi o macelli il sabato sera, poi indicando una tomba vuota, l'unica, faccio notare che forse qualche amante della vita più movimentata è partito in vacanza.
Dopo le battute cimiteriali abbiamo condotto la moffetta a casa perchè fremeva per vedere il Gran Premio di Formula uno sul mio microscopico televisore paleozoico. Purtroppo ad ogni nostro respiro l'antenna dava problemi e anche la Ferrari ha dato molti problemi (soprattutto a Massa).
Mentre mamma vedeva il GP ho condotto i miei piedi in una pazzesca camminata per il cimitero Montparnasse, dove F, perdendosi in continuazione mi ha condotto in un tour de force alla ricerca di Dreyfus, Duras, Baudelaire e tanti altri scrittori che amo.
F. ha portato me e ciò che restava dei miei piedi a casa dove ho cucinato abbastanza tagliata di pollo e patate per stroncare un esercito, solo che sotto il generale moffetta alias mamma c'eravamo a mangiare solo io e F.
Dopo cena nonostante ci sentissimo tre sacchi di patate troppo pieni, su consiglio della patata moffetta che ne era restata entusiasta, ci siamo trascinati alla rhumerie.
Jazz.
C'era un buon gruppo jazz, e alla moffetta genitrice il Jazz piace ed anche il Rhum le piace, come dimostra il fatto che abbiamo fatto due giri di cocktail.
La moffetta ravvivata dall'eccellente prodotto alcolico e opportunamente riscaldata dal k-way (stasera si è ricordata di portarlo) si è dilettata a parlare francese con F disquisendo di musica e usando la mia voce come Juke-box, ovvero facendo cantare a me tutti i pezzi nominati da lei.
La serata si è conclusa con F. e la moffetta che continuavano a disquisire di musica davanti ai video di youtube in casa mia ma, c'è da dirlo, far bere mamma mi diverte parecchio e diverte anche F ma soprattutto diverte lei!
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