Ebbene sì, oggi ho fatto veramente la turista giapponese! Approfittando del fatto che oggi qua è festa nazionale (anniversario della presa della Bastiglia), che la maggior parte della gente o è partita o stava alla parata militare e che al Louvre si entrava gratis, sono andata nel più famoso museo del mondo a vedere l'opera più brutta che mai sia stata creata: la Gioconda di Leonardo. E' veramente brutta ma così brutta che fa venire la nausea! Comunque, fedele al mio ruolo temporaneo di turistaglia, l' ho fotografata e mi sono fatta fotografare davanti al dipinto, solo che nella foto ho una faccia schifata che esprime piuttosto bene il mio stato d'animo.
Esaurito il rito, io e la FG ci siamo girate tutta la gallerie des italiens dove ci sono altre opere decisamente più degne di nota: un paio di Ghirlandaio niente male, qualche Raffaello interessante, due Caravaggio da urlo e poi Tiziano, Veronese, Canaletto e tanti altri. Dopo gli italiani ci siamo guardate gli spagnoli che meritavano e poi la Venere di Milo che ci ha fatto un bel po' di invidia perché, beata lei, è magra, invece la FG e anche io siamo decisamente over size.
Il tutto in un museo poco affollato, il che per il Louvre è un caso rarissimo.
A pranzo siamo andate nel ristorante del museo, raffinatissimo, peccato che le pietanze trasudassero aglio, ho comunque mangiato quello che il mio palato riusciva a gustare, soprattutto mi è piaciuto l'aperitivo, un vino dolce di Guascogna, infatti qui, come aperitivo, servono vini dolci.
Dopo pranzo abbiamo visitato l'unico settore del Louvre che non avevo ancora visto: quello sulla storia del palazzo, che fu iniziato per volere di un'italiana: Caterina de' Medici, regina di Francia.
Così posso dire di aver visto tutto il museo.
Poi siamo tornate a casa per riposare un po' poiché stasera usciremo per andare a gettarci tra la folla alla tour Eiffel per vedere i fuochi d' artificio.
Domani si torna a Roma, mi riporto la FG, che sogna pizza e supplì e ha dimenticato la lingua italiana, ormai si esprime in un ibrido franco-italico da brivido, molti ricordi piacevoli, tanti sapori e profumi affascinanti, tante emozioni provate davanti alle opere d'arte e la consapevolezza che l' Italia, Firenze e Roma sono i luoghi più affascinanti del mondo, luoghi dove la concentrazione della bellezza è tale che difficilmente riesco a non soccombere alla sindrome di Stendhal che qui non mi ha colpito mai.
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