lunedì 16 giugno 2008
Calcio & Co. 8
Ma, dico io, va bene che le partite del terzo turno devono essere giocate in contemporanea, va bene, faremo zapping selvaggio, d’ accordo ma almeno fate giocare le squadre con maglie riconoscibili!
Invece, ieri sera ho rischiato il ricovero alla neurodeliri. Sentite qua: Rai1, Turchia in rosso porpora, Cecoslovacchia in bianco, Rai 2, Portogallo in bianco, Svizzera in rosso, scarlatto ma da lontano sembrava lo stesso.
Unici punti di riferimento gli arbitri:uno in maglia gialla, l’ altro tutto in nero e il portiere della Cecoslovacchia con la sua buffa cuffietta. Ma quando non erano inquadrati era il delirio.Ci sono tanti di quei colori possibili e voi, chiunque siate che decidete i colori delle maglie, volete farci proprio impazzire.
Che, poi, neppure ne valeva la pena: il Portogallo, già qualificato, ha messo in campo le riserve che, invece di giocare, menavano, infatti i cartellini gialli sono piovuti e pure un rigore per gli svizzeri, che però ha visto solo l’arbitro, in serata delirio pure lui. Gli svizzeri avrebbero vinto anche senza il penalty ma la partita era noiosa.
Su Rai 1 è andata in scena una telenovela appassionante: I Cechi erano in vantaggio per due reti, una bellissimo del lunghissimo Koller, poi si sono persi e i Turchi gliene hanno scodellati tre.
Alla fine il portiere turco si è fatto espellere e un giocatore ha preso il suo posto, mancavano tre minuti al termine e quel poveretto, invece di guardare la palla, guardava verso il cielo, probabilmente ha passato tutto il tempo a pregare il dio dei portieri, che deve averlo sentito, perché i suoi compagni hanno tenuto giudiziosamente la palla lontano dalla sua porta.
Così i Turchi passano il turno e mi dispiace per la squadra del bel principe tartaro Uifaluji perché lui e i suoi compagni hanno giocato decisamente meglio.
Ma il calcio è così, non sempre vince chi gioca meglio, forse è per questo che il foot ball è un’ ottima metafora della vita.
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