Il naso di Cyrano: Giro d' Italia

domenica 1 giugno 2008

Giro d' Italia



Oggi è terminato il giro d’ Italia di ciclismo. Ha vinto uno spagnolo, si chiama Contador ma nessuno se lo ricorderà. Perché? Perché non ha fatto niente: non è mai scattato, non ha mai fatto una fuga, si è limitato ad approfittare degli errori degli altri.
Le grandi corse a tappe si vincono anche così, altri prima di lui lo hanno fatto.
Ma questo giro ce lo ricorderemo per le imprese di altri corridori: ricorderemo Emanuele Sella che, dopo rovinose cadute, va a vincere tre tappe e che tappe! Quelle di montagna, quelle dure! Ricorderemo il giovane Visconti con la maglia rosa per otto giorni, scortato dal campione del mondo, quel magico Paolo Bettini che gli ha fatto da gregario, rinunciando a combattere per la ricerca di successi personali. Ricorderemo il vecchio leone, l’ immenso Gilberto Simoni che, a trentasette anni, vuole lasciare ancora la sua impronta al Giro che gli ha dato tanti successi. Ricorderemo il terzo classificato: Marzio Bruseghin, che, dopo una vita da gregario, ottiene un podio meritatissimo.
Il Giro d’ Italia è la corsa più bella del mondo e a farla bella non sono le tattiche, è il cuore e il coraggio dei corridori che, col sole o sotto l’ acqua, con la neve, in salita e in pianura attraverso paesaggi bellissimi, ci regalano per venti giorni uno spettacolo appassionante.

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