Il naso di Cyrano: Tess va in Piemonte 3

sabato 21 giugno 2008

Tess va in Piemonte 3


Anche oggi ho visto un sacco di cose belle.
Stamattina siamo andate a visitare la residenza reale di Venaria, una delle “delizie” dei Savoia.
La palazzina è stata restaurata di recente e l' allestimento museale è moderno ma affascinante.
Mi sono divertita a fare un tuffo nel Sei e nel Settecento, è stato un po' come salire sulla macchina del tempo e tuffarsi in epoche affascinanti, anche se preferisco vivere nel mio tempo.
Se penso alle condizioni igieniche e al ruolo della donna nel passato mi passa ogni voglia di tornare indietro. Lavatrice, scaldabagno, asciugacapelli e frigorifero sono invenzioni meravigliose, per non parlare dei medicinali e dei prodotti per l'igiene. Quando descrivo le condizioni di vita degli uomini del passato ai miei alunni, quando dico loro che su tutto e su tutti dominava sovrana la sporcizia e la puzza, loro non riescono ad immaginare quel mondo.
Comunque, sognare, al riparo del progresso, di essere una principessa sabauda del Seicento può essere un' esperienza gradevole.
Anche a Cat la reggia è piaciuta ma lei non è una che sogna, è una pragmatica!
Abbiamo mangiato nel ristorante dei giardini, io ho preso un' insalatona e una bruschetta con la Toma, altro formaggio tipico piemontese, buonissimo, forse avrete capito che il formaggio è uno dei miei alimenti preferiti, devo avere un sorcio tra i miei antenati.
Dopo pranzo siamo andati al parco della Mandria, abbiamo visitato gli appartamenti della “bella Rusin”, l'amante e poi moglie morganatica di Vittorio Emanuele II, amatissima dal re che le conferì il titolo di contessa di Mirafiori e che, non potendo farla vivere accanto a sé a corte, le fece costruire deliziose residenze sia presso Torino che a Roma. Mentre stavamo salendo verso la palazzina ho sentito una caviglia cedere e ho fatto un volo che manco Van der Sar... solo che il portiere olandese atterra sull' erba, io, invece, sotto gli occhi atterriti e stupefatti di Cat, sono atterrata sull' asfalto, per fortuna con pochi danni, solo una lieve sbucciatura al ginocchio.
Una nota di colore: andata e ritorno le abbiamo fatte in taxi, ebbene il tassista dell'andata era letteralmente rimbambito e non trovava la strada con tutto che aveva il navigatore satellitare, quello del ritorno non aveva il navigatore satellitare ma era un furbo di tre cotte che si è divertito a prendere in giro Cat facendole credere che non conosceva la strada mentre, invece, la conosceva benissimo. I tassisti piemontesi sono “molto pittoreschi!”-
Stasera mi vedrò la partita tra Olanda e Russia, non so per chi tifare, mi stanno simpatiche tutte e due le squadre!

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